Non più sola
Riguardando le foto dello spettacolo, il giorno dopo, non ricordo già più i nomi degli attori, le loro battute, ma mi è più facile ricordare qualcosa dei loro racconti, storie comuni che appartengono al pubblico, storie in cui ci si può identificare … mi ha colpito la prima donna che si è presentata dicendo di essere ‘Naturopata’ di amare i fiori, le piante, le essenze, la natura, la vita all’aria aperta, le passeggiate … come se stesse parlando di me...
Il coraggio di fare sentire la propria voce, senza preoccuparsi del proprio giudizio e di quello degli altri… lasciando scorrere le parole .. senza voltarsi indietro per correggerle … come mi sono sentita? Non più sola
Quella stessa solitudine che se rivelata, condivisa, accolta, accettata … ti fa sentire non più sola.
Ho raccolto tante piccole storie, le ho ascoltate, ciascuna con un peculiare timbro di voce, in comune lo stesso primo passo, quello di prendersi cura.
Anche la parola scritta ha un tono di voce, può diventare una legge, uno schema, una rivista, un libro, un patto, un contratto, una lettera, una poesia, un messaggio, una nota. Ci sono cose che si possono dire senza voce. C’è la voce del silenzio, dei ricordi e dei segreti. Ci sono voci che come suoni, accompagnano.
Anche un pennello ha la sua voce, può trasformare il dolore di un trauma e scioglierlo con un colore, per poi lasciarlo andare e volare, come una farfalla.
In che modo esprimi la tua voce?
“Non dobbiamo essere la voce degli altri, dobbiamo spingere gli altri ad avere una voce.”
@ Lia Varesio
p.s.
LA TOSSE E IL RIFIUTO: un processo difensivo
https://riflessionidinaturopatia.blogspot.com/search?q=tosse