H O P E
Il respiro di un cane, come un soffio a ritmo lento.
Il sonno di un uomo, come un suono, che sale dalla gola e si spegne.
La tensione di lei, come una corda tesa che si spezza, per lasciarsi andare in un fluire di gocce salate, perle sciolte di un filo che ha perso il suo vigore.
L'auto bianca si ferma all'incrocio, c'è esitazione nel proseguire il percorso, nell'attesa di prendere una decisione, prima di proseguire e fare una svolta.
Non conosco il nome della signora gentile che scende dalla macchina. Lei lascia il motere acceso e cerca nella borsetta un biscotto ... una pausa, un racconto, una storia a 'quattro zampe' che mi tocca il cuore. Una data di un tempo passato, che ritorna per sciogliere un nodo che si è fermato in gola.
La perdita, un lutto, un senso di colpa, un giudizio e poi un vuoto, uno spazio da accogliere, accettare, accarezzare.
Grazie cara mamma, per avere condiviso con me il tuo amaro mistero, quel sapore di assenza che ti nutre con la sua presenza, come fosse un luogo familiare che ti fa ritornare a casa. Ciò che ci ha unito è il non detto, come un segreto, che rende forte il legame, come se l'alleanza tra i cuori fosse un'intesa silente che arriva da lontano.
Poi la quiete in un sospiro, in un tempo che tace .. senza più bisogno di fare.
Impronte come strisce di stoffa arruffata, dove i passi scivolano lenti.
Tra i rami che inseguono il vento, come capelli arricciati di bambola, si tengono saldi i fiori, voci che cantano.
L'ombra funesta di un lupo appare in lontananza, come un fantasma della mente che si veste di nuvole nere. O forse è solo un brutto presentimento.
Nel cielo ritorna il sereno, si apre uno spiraglio di speranza, un velo azzurro, come una tenda che si apre per lasciare affacciare la luce.