CIAO, SONO VIJAYA

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Ponsacco, Pisa, Italy
Ho scelto di integrare il mio percorso di NATUROPATIA con la specializzazione in IRIDOLOGIA, uno strumento efficace per la valutazione dello stato di salute della persona. L'iridologia è un'arte e una disciplina, che osserva i segni iridei genotipici e fenotipici, i punti costituzionali deboli e quelli forti, l'eventuale predisposizione a determinate patologie, l'osservazione della costituzione, delle disposizioni, delle diatesi, della pupilla, la grandezza e la forma della corona .. e molto altro. Una raccolta di informazioni per raccontare la tua storia biografica, le attitudini, le prove da superare, le vicende umane accompagnate da un lavoro di resilienza. Se hai piacere di approfondire, scrivimi qui: vittorivittoria@gmail.com

VYASAPUJA @ LA FESTA DI COMPLEANNO

 Lettere d’inchiostro su nuvole bianche  hanno dato voce ad emozioni e sentimenti dedicate al Maestro.

lettere d'inchiostro su pagine bianche


Tante riflessioni in questi giorni, come se fosse una settimana di festa con tanti palloncini colorati per fare gli auguri di buon compleanno.


L’evento che offre la possibilità per esprimere la propria gratitudine personale al guru, si chiama in sanscrito, Vyasapuja, la festa di compleanno del proprio maestro.

Un’occasione da non perdere, con la consapevolezza, che poterci essere non è mai una certezza.


La mia recita così:


Per scrivere questa lettera, sono uscita a fare una passeggiata.


La mia quotidianità si svolge soprattutto in casa a contatto con i miei familiari, a contatto con le persone con cui condivido un interesse per la natura, la salute, il benessere, l’alimentazione, il movimento; attività che mi riconducono ai Tuoi insegnamenti per quanto riguarda un benessere sul piano spirituale, un benessere che non è soltanto qualcosa che attiene al corpo,  bensì a più livelli.


Se non ci fosse stata la Tua scuola, se non ci fosse stata la conoscenza, probabilmente i miei percorsi sarebbero stati diversi.


Grazie allo studio,  nel prendere consapevolezza di come si muovono le dinamiche interiori, è come se fossi uscita dalla mia casa a piano terra, per salire le scale. Ho raggiunto il  primo piano, per poi, poco alla volta fare qualche piano in più, come se la mia abitazione fosse in un palazzo con tanti piani, senza un tetto.  Sto proseguendo nel mio peregrinare, in salita, guardando in alto.

Poi ci sono dei momenti in cui si fanno delle scivolate, si cade, si rotola, ma la bellezza di questa scala è che si può scendere, ma anche risalire, sta a noi la scelta in quale senso procedere.


Ho osservato che più si sale verso l’alto, più c’è bisogno di lasciare andare dei pesi, più c’è bisogno di cercare la leggerezza, fino a quando ci si ritrova anche a non usare più i piedi o le gambe, ma si sviluppano delle ali per volare.


In uno spazio lassù, so che Tu ci sei, in quel Cielo da cui possiamo attingere, per cercare sempre nuove intuizioni, nuovi programmi, nuove letture di pensiero, nuove consapevolezze, nuove immagini soprattutto.

Ricorre molto spesso questo insegnamento, quello di produrre immagini e il colore predominante che le dipinge è il BLU, come il mare, come il cielo, come se il blu, fosse quella colorazione più affine al mondo interiore, dove c’è luce e pace.


Non so bene a che piano sono. Trovo importante avere delle finestre dove affacciarmi, trovo importante che ci sia luce affinché io possa vedere il cielo.

A volte Ti mando  dei pensieri colorati, come fossero aquiloni, affinché da lassù dove abiti Tu, possano raggiungerTi.

A volte dal cielo scendono piogge di fiori, che mi arrivano come benedizioni.


Il mio desiderio è di continuare il mio viaggio nel mondo, con questa condizione interiore, nel sentirmi parte di un mondo superiore.

Desidero potermi sentire integrata in questa realtà superiore, che la Tradizione ha saputo descrivere con tante narrazioni, con i messaggi che arrivano nei sogni, con il linguaggio del mito.


In questo giorno di festa desidero ringraziarti per essere stato il promotore del cambiamento della mia vita, promotore che mi ha lasciato libera di scegliere. In questa libertà, se pur condizionata dalla realtà del quotidiano, dal corpo, dall’ambiente, dal tempo climatico,  trovo uno spazio in cui prevale la libertà di scelta, in cui si possono dire dei sì e si possono dire dei no.


Ho scelto la mia scala per salire un piano dopo l’altro, in un palazzo con un tetto fatto di cielo,  con scale affollate dove qualcuno a volte si siede, o rimane ad aspettare, o guarda dalla finestra.

Se non ci fosse stato quel primo gradino sarei rimasta probabilmente in cantina,  senza luce, senza finestre, senza la possibilità di vedere oltre, con soffitti che coprono, come una mente chiusa.


La possibilità di un orizzonte aperto verso l’infinito, mi dona leggerezza, mi fa sentire che posso allenare le mie ali per volare e proseguire, per incontrarci in quegli spazi blu. Un blu che abita la profondità dei mari e le vette dei cieli stellati.


grazie, grazie, grazie