All'età di 38 anni compresi che lo scopo della vita forse non era solamente quello di godere il più possibile di tutto ciò di cui fosse possibile godere. Mi resi conto che forse c'era altro che potevo fare per ritrovare gioia e serenità. Gli oggetti che bramavo credendo che una volta ottenuti mi avrebbero reso felice, a lungo andare divennero i miei padroni e io la loro schiava. Ebbi la grande fortuna di poter conoscere un vero Maestro di vita che mi fece comprendere che la felicità era la realizzazione del Sé. Da allora iniziai un percorso di studi in “Scienza dello Yoga per lo Sviluppo delle Risorse Umane” che mi permise di mettere a fuoco cosa era veramente importante nella vita. Fu grazie a questi studi che la scelta in seguito di diventare counselor divenne così importante per me, per poter accompagnare chi lo desidera alla presa di consapevolezza che nella vita c'è più di quello che crediamo indispensabile, che le relazioni si possono curare e migliorare, i lavori si possono cambiare, che i problemi si possono risolvere, che con volontà e determinazione possiamo trasformarci nella miglior versione di noi stessi.
I tuoi valori sono in linea con il tuo progetto e con quello che vorresti offrire?
Credo che i miei valori siano in linea con ciò che voglio offrire, credo nel rispetto di tutte le creature, del creato e del creatore. Desidero vivamente offrire questa visione a tutti coloro con cui vengo in contatto , sempre nel rispetto del sentire di ognuno e della libertà di scelta individuale .
Riconosci nella tua offerta un modello per essere utile alle persone?
Credo che un modello utile alle persone sia l'esempio, è grazie a quello che si può essere coerenti con ciò che si dice e con ciò che si fa.
In relazione alla mia professione di counselor, ho notato più volte che i clienti apprezzano la capacità di ascolto. La società in cui viviamo ha perso la predisposizione all'ascolto, viviamo in un mondo completamente estrovertito dove prima vengono gli oggetti e poi le persone, spesso vengono umanizzati gli oggetti e oggettivate le persone. Credo sia appunto la capacità di ascolto la qualità in cui generalmente mi riconoscono gli altri.
