Mrs. Lucia Salvadori - GOLD ART COUNSELOR
- In che modo la professione di orafa si allinea con il tuo sentire di oggi?
A volte quella professione la percepisco così lontana. Ho fatto quel mestiere per 35 anni. Sono ormai sette anni, che non sono più in quell'attività. Il mio sentire di oggi si basa molto su una ricerca di conoscenza di se stessi, dal punto di vista di tutti e tre i piani dell'esistenza, soprattutto il piano spirituale. Percepisco un modo diverso di vivere la relazione con me stessa.
Oggi ho scelto di essere un counselor. Forse, il mio sentire di oggi, non è poi così lontano da quello che avevo anche ieri, magari era più inconsapevole. Oggi ho reso più consapevole quel sentire: "il bisogno di relazionarmi all'altro" sicuramente c'era già. Questo seme dentro di me c'era già, non ne ero cosciente. Ora ha preso più consapevolezza.
- Con riferimento alle relazioni amicali, i valori in cui credi, sono in linea con quello che vorresti offrire?

Nell'amicizia vera, sincera, l'amica ti racconta, si confida, diventa uno scambio intimo.
Ho notato che in alcune relazioni amicali, che mantengo ancora oggi, il valore incredibile dell'ascolto attivo, quel sapere ascoltare l'altro con il cuore, è un punto importante.
A volte, senza troppo parlare ti poni in ascolto dell'altro in modo più intenso e comprendi meglio anche te stesso. Inizia una danza, un passo a due. In questo flusso, che manda in profondità, ti senti grato, felice. Ti accorgi che cresci insieme all'altro. Questo è il miracolo!
- In relazione alla responsabilità nel sociale, qual'è la qualità in cui generalmente ti riconoscono gli altri?
mhhh .... lasciami un pò di tempo per pensare. Beh .... dai 30 ai 55 anni, ho sempre partecipato ad eventi paesani. Venivo interpellata perché mi venivano idee creative, non solo nel settore dei gioielli, anche in altri campi applicativi.
Quando c'era una festa paesana, mi veniva naturale arredare un angolo della piazza, formare dei gruppi di persone per fare alcune rappresentazioni teatrali di eventi del passato, arricchiti con canti e con balli. Sì, mi riconoscevano questo lato creativo.
- In che modo la tua arte si allinea con il tuo compito di vita?
Creare dal nuovo è bello, ma è molto più bello ridare vita nuova a cose vecchie, lasciate lì: "trasformare il piombo in ORO".
Nel mio compito di vita, percepisco profondamente queste parole: "Ricrearci ogni volta. Ricrearci di fronte ad un evento, che apparentemente sembra ostico, come una patologia ad esempio, o davanti ad un criticismo che ti ha schiacciato. Ricrearsi come la fenice, che rinasce dalla cenere" ... e allora ti accorgi che tutto vive.
Nel rileggere le risposte, Lucia incontra le sue difficoltà visive. Nell'offrire il suo dono, percepisco tanta umanità. Mi arriva l'immagine di un vaso di terracotta colmo di acqua profumata, carica di energia, con la fragranza di un'anima antica.