NOVEMBER SNAPS
The golden shades of the previous month resume their splendor to silver tones.
So does the Sun bowing down its shining rays while meeting the sea to let the Moon appear. Her gentle brightness shines from within and gives light to the darkness of the night.
November brings the memory of the fog, like a fragmented vision that prevents you to look and further. Like clouds that melt into your eyes and you cannot see through the mist.
November brings the memory of a pair of woolen gloves, the smell of roasted chestnuts at the corner of the street, the sound of a bell tolling, the unexpected birthday postcard to wish you well.
November meets the dearest friend that is so close to you.
November wears the Mantle of Magic with the shades of gray, white and blu.
November is the eleventh to come, the month that turns you up-side-down.
A knock at door, step in! The guest has arrived.
L’oro di ottobre cede il suo splendore a tinte più argentate, come quando il Sole si inchina nel mare o si nasconde dietro le punte delle cime più alte, per lasciare brillare una luce più raccolta. Così la Luna appare con il suo sguardo rivolto verso l’interno, come una fiaccola accesa per illuminare le tue orme.
Novembre porta nella mia memoria il ricordo della nebbia,
come una visione che si disgrega e mi impedisce di vedere lontano;
frammenti di nuvole, che si sciolgono negli occhi e appannano la vista con il loro vapore; come impronte sfumate; come l’effetto opacizzante di una cipria.
Novembre porta nella mia memoria un paio di guanti di lana, il profumo delle caldarroste comprate per strada, una bevanda bollente che mi scalda le mani, i lenti rintocchi di una campana che mi invitano ad una pausa meditativa, un messaggio a sorpresa per il giorno del tuo compleanno.
Novembre ti fa incontrare chi è più vicino.
Novembre ti porta l’amico più caro.
Lui indossa il Mantello del Mago, una tinta coprente come il colore della grafite, che si mescola con il grigio, il bianco e il blu.
Novembre è l’undicesimo, il mese del “ribaltamento” che secondo la geometria è un movimento che ci costringe ad uscire dal piano! Non ho compreso bene questo concetto, ma sento che mi piace per la sua affinità con uno spazio tridimensionale.
Percepisco uno spazio di mistero.
Con il calare della sera l'ospite è arrivato, ha bussato ed è entrato.
Una poesia di Emily Dickinson
Il Giorno diventò piccolo, circondato tutto
dalla precoce, incombente Notte
il Pomeriggio in Sera profonda
la sua Gialla brevità distillò
I Venti smorzarono i loro passi marziali
le Foglie ottennero tregua
Novembre appese il suo Cappello di Granito
a un chiodo di Felpa.