CIAO, SONO VIJAYA

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Ponsacco, Pisa, Italy
Ho scelto di integrare il mio percorso di NATUROPATIA con la specializzazione in IRIDOLOGIA, uno strumento efficace per la valutazione dello stato di salute della persona. L'iridologia è un'arte e una disciplina, che osserva i segni iridei genotipici e fenotipici, i punti costituzionali deboli e quelli forti, l'eventuale predisposizione a determinate patologie, l'osservazione della costituzione, delle disposizioni, delle diatesi, della pupilla, la grandezza e la forma della corona .. e molto altro. Una raccolta di informazioni per raccontare la tua storia biografica, le attitudini, le prove da superare, le vicende umane accompagnate da un lavoro di resilienza. Se hai piacere di approfondire, scrivimi qui: vittorivittoria@gmail.com

Che cosa ti lascia un viaggio?


Benvenuto febbraio! 


Nel tuo viaggio annuale hai fatto tanta strada e sei tornato, puntuale. Così gennaio dà congedo, come un danzatore esce di scena e si accomiata.

La mattina inizia con una passeggiata, a passo lento per portare a spasso il cane. Un passatempo che mi invita a riflettere.


DOG WALKING

C’è la passeggiata che anticipa la prima colazione e quella della sera dopo cena, come una cerimonia, che apre e chiude la dinamicità del giorno.

Il panorama è sempre uguale, quello abituale intorno al quartiere di casa. Quella di oggi è una giornata di colore grigio, ma con una nota di colore, il giallo delle mimose già fiorite.


In questa routine che si ripete, in apparenza uguale, scopro il valore della ritualità.


Come si salutano i cani?

Abbaiano e scodinzolano. Il cane ha la sua gestualità, è un essere socievole, ha bisogno del padrone così come il padrone ha bisogno del suo cane, che a volte gli assomiglia.

Jaya ha il pelo grigio intorno al collo.


Passo dopo passo, mentre alzo un piede l’altro è a terra, si crea un equilibrio, come una sincronia. Questo viaggio quotidiano nutre la mia anima, che ha bisogno di aria, mi fa incontrare me stessa, mi mette in contatto con i miei pensieri. 

A volte si rivelano come intuizioni, come  fossero scintille di luce; a volte sono come ombre, che riflettono le mie paure. Poi ci sono i momenti di rabbia  che scoppiettano, come le braci di un camino.


Passo dopo passo, il cammino prende forma, come  fosse un viaggio sempre più interiore. Ad accompagnarlo un suono, un mantra, una preghiera, che con il suo soffio mi racconta della sua natura e la sua voce dice:

‘Non mi servono valigie da riempire, piuttosto cerco di alleggerire.’

‘Non ho bisogno di un biglietto del treno o di un aereo o di fare il pieno di benzina, piuttosto scelgo ogni giorno di esserci per continuare il percorso, che si ripete ogni volta con occhi sempre nuovi.’


Osservo i passeggeri che incontro tra le vie sterrate del prato, anche loro come me portano a spasso il cane. 


Anch’io come te, oggi  mi congedo, nell'attesa del tuo prossimo ritorno.


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