Benvenuto febbraio!
Nel tuo viaggio annuale hai fatto tanta strada e sei tornato, puntuale. Così gennaio dà congedo, come un danzatore esce di scena e si accomiata.
La mattina inizia con una passeggiata, a passo lento per portare a spasso il cane. Un passatempo che mi invita a riflettere.
C’è la passeggiata che anticipa la prima colazione e quella della sera dopo cena, come una cerimonia, che apre e chiude la dinamicità del giorno.
Il panorama è sempre uguale, quello abituale intorno al quartiere di casa. Quella di oggi è una giornata di colore grigio, ma con una nota di colore, il giallo delle mimose già fiorite.
In questa routine che si ripete, in apparenza uguale, scopro il valore della ritualità.
Come si salutano i cani?
Abbaiano e scodinzolano. Il cane ha la sua gestualità, è un essere socievole, ha bisogno del padrone così come il padrone ha bisogno del suo cane, che a volte gli assomiglia.
Jaya ha il pelo grigio intorno al collo.
Passo dopo passo, mentre alzo un piede l’altro è a terra, si crea un equilibrio, come una sincronia. Questo viaggio quotidiano nutre la mia anima, che ha bisogno di aria, mi fa incontrare me stessa, mi mette in contatto con i miei pensieri.
A volte si rivelano come intuizioni, come fossero scintille di luce; a volte sono come ombre, che riflettono le mie paure. Poi ci sono i momenti di rabbia che scoppiettano, come le braci di un camino.
Passo dopo passo, il cammino prende forma, come fosse un viaggio sempre più interiore. Ad accompagnarlo un suono, un mantra, una preghiera, che con il suo soffio mi racconta della sua natura e la sua voce dice:
‘Non mi servono valigie da riempire, piuttosto cerco di alleggerire.’
‘Non ho bisogno di un biglietto del treno o di un aereo o di fare il pieno di benzina, piuttosto scelgo ogni giorno di esserci per continuare il percorso, che si ripete ogni volta con occhi sempre nuovi.’
Osservo i passeggeri che incontro tra le vie sterrate del prato, anche loro come me portano a spasso il cane.
Anch’io come te, oggi mi congedo, nell'attesa del tuo prossimo ritorno.
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