OTTOBRE chiede:
Perché l’occhio percepisce il cielo di colore blu?
Al mattino la direzione dei raggi solari è perpendicolare rispetto alla superficie che incontra, così il cielo è di colore azzurro-blu.
Durante la giornata le tinte diventano di un giallo-dorato.
Poi la sera i raggi, all’ora del tramonto arrivano in modo obliquo e il cielo si tinge di rosso-arancione.
Nel corso della vita come si stemperano i colori?
Così come in primavera tutto è verde e poi arrivano le tinte dei fiori e dei frutti.
Così come in estate predominano i gialli e gli ocra, l’autunno si sazia con l’arancione e i marroni, con il colore caldo dei bruni, nel grigio della pioggia.
In inverno le giornate sono più lunghe. I colori scuri sono più presenti.
Poi arriva il bianco della neve come per bilanciare la prevalenza del nero e illuminare il buio.
OTTOBRE dice:
Grazie arcobaleno, che hai dipinto la mia tela di una luce bianca..
Grazie all’alternarsi del giorno e della notte, grazie alla luce e ai suoi colori, che mi mettono in relazione con il mondo e con il tempo.
Dai colori più caldi ai colori più freddi distinguiamo i pigmenti e le esperienze che sappiamo nominare.
Ogni volta che diamo un nome ad un colore o ad una sensazione, nel distinguere le sfumature, la nostra percezione si avvicina ad una dimensione sempre più sensibile.
“C’è una voce che non usa le parole, sono vibrazioni”
Recita una poesia attribuita al poeta al-Din Rumi